Fare il vino in casa è una delle tradizioni tipiche del nostro paese. Un tempo, infatti, quasi tutte le famiglie italiane erano solite produrre autonomamente il vino che poi avrebbero consumato o venduto durante l’anno: con un piccolo appezzamento di terra, qualche vite e le giuste competenze i nostri nonni erano in grado di fare un vino di buona qualità.
Chi pensa che fare il vino in casa rappresenti oggigiorno il retaggio di un’usanza ormai in via di estinzione, si sbaglia di grosso.
Infatti sono sempre di più le persone che, attratte dall’idea di produrre il vino con le proprie mani, si cimentano in questa esperienza che, con le dovute accortezze, risulta tranquillamente alla portata di tutti.
Fare il vino non è un’impresa proibitiva: al contrario, servono solo le giuste dotazioni e l’abilità di seguire con precisione alcuni step fondamentali per la sua creazione.
Se ti stai chiedendo come fare il vino in casa, quindi, continua a leggere il nostro articolo e scopri tutti i segreti della tradizione.
Kit per fare il vino in casa: cosa occorre avere
Partiamo da un presupposto: per quanto impegno andremo a metterci, senza le giuste dotazioni è impossibile realizzare un vino casalingo di buona qualità.
Se è vero che le aziende specializzate dispongono di macchinari fuori portata per un amatore, è altrettanto vero che un semplice kit per fare il vino in casa non conta elementi particolarmente complessi o inarrivabili.
Infatti, un buon kit per fare il vino in casa potrà essere costituito da:
uva fresca
fermentatore
lieviti e attivanti di fermentazione
secchi igienizzati
mostimetro
setaccio
damigiane in vetro
imbuto e gorgogliatore
bottiglie e tappi di sughero
Tutti questi elementi sono comodamente reperibili nei negozi fai da te oppure online.
Come fare il vino bianco e rosso fatto in casa
Una volta che ci siamo procurati tutto il necessario, sarà possibile procedere alla realizzazione del vino.
Per produrne di buona qualità non servono competenze avanzate o conoscenze pregresse, ma occorre osservare con attenzione tutti gli step necessari: vediamo insieme quali sono:
Come fare il vino naturale in casa: la scelta dell’uva
Per fare un buon vino naturale in casa occorre innanzitutto scegliere le uve adeguate.
Meglio puntare su uve a Km zero, scegliendo i migliori grappoli da viti coltivate usando solo fertilizzanti naturali e biologici. La qualità della materia prima è infatti essenziale per ottenere un buon vino.
Come fare il vino in casa senza attrezzi: la fase della pigiatura
Fare il vino in casa senza attrezzi è impresa ardua e quasi impossibile, ma c’è una fase fondamentale della preparazione che può essere brillantemente portata a termine anche senza gli attrezzi: la pigiatura.
Senza ricorrere all’intero del proprio corpo, infatti, se il quantitativo di uva è ridotto, questa fase può essere fatta tranquillamente a mano.
Trasportare il mosto nel fermentatore
Il mosto così ottenuto potrà essere trasportato nel fermentatore, dove abbiamo un’operazione fondamentale da eseguire con i vini rossi e bianchi.
I primi infatti sono ottenuti per macerazione delle parti solide come le bucce, mentre nei secondi queste sono separate per poi essere pressate, riaggiungendo il liquido così ottenuto al mosto stesso.
Fermentazione: una fase fondamentale per la preparazione del vino naturale
La successiva fermentazione del mosto è una fase fondamentale per la riuscita di un buon vino. In realtà, se lo scopo è produrre vino naturale, bisogna considerare che le uve coltivate biologicamente tendono a fermentare naturalmente in ambienti igienizzati e molto controllati. In tutti gli altri casi, è possibile aggiungere lieviti e attivanti di fermentazione.
Rimontaggio, svinatura e misurazione degli zuccheri
A questo punto occorre ossigenare il mosto, versandolo da secchio a secchio usando solo contenitori igienizzati. L’operazione va ripetuta e, dopo alcuni giorni giorni tramite il mostimetro potremo osservare l’assenza di zuccheri. Passando il tutto attraverso un setaccio potremo poi procedere alla svinatura con l’eliminazione delle bucce e dei residui.
Travasi e imbottigliamento
Il vino va quindi lasciato riposare nelle damigiane. Ogni 20-30 giorni conviene procedere ai travasi per eliminare i depositi accumulati sul fondo. Infine, si può procedere all’imbottigliamento all’interno di bottiglie rigorosamente di vetro, con tappi in sughero.
Et voilà, dopo qualche mese di riposo il vino è pronto per essere gustato.
Hotel delle Cose, lo spazio per custodire la tua attrezzatura in sicurezza
Una volta finita la preparazione del vino in casa, la tua cantina sarà colma di damigiane e bottiglie, quindi gli Hotel delle Cose rappresentano il posto ideale dove custodire la tua attrezzatura in totale sicurezza.
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